last data update: 2011/10/20, 19:16

Website loading time

during the test: 2.25 s

cable connection (average): 2.78 s

DSL connection (average): 3.31 s

modem (average): 31.41 s

HTTP headers

Information about DNS servers

pietrevive.blogspot.comCNAMEblogspot.l.google.comIN3600

Received from the first DNS server

Received from the second DNS server

Subdomains (the first 50)

Typos (misspells)

oietrevive.blogspot.com
lietrevive.blogspot.com
-ietrevive.blogspot.com
0ietrevive.blogspot.com
puetrevive.blogspot.com
pjetrevive.blogspot.com
pketrevive.blogspot.com
poetrevive.blogspot.com
p9etrevive.blogspot.com
p8etrevive.blogspot.com
piwtrevive.blogspot.com
pistrevive.blogspot.com
pidtrevive.blogspot.com
pirtrevive.blogspot.com
pi4trevive.blogspot.com
pi3trevive.blogspot.com
pierrevive.blogspot.com
piefrevive.blogspot.com
piegrevive.blogspot.com
pieyrevive.blogspot.com
pie6revive.blogspot.com
pie5revive.blogspot.com
pieteevive.blogspot.com
pietdevive.blogspot.com
pietfevive.blogspot.com
piettevive.blogspot.com
piet5evive.blogspot.com
piet4evive.blogspot.com
pietrwvive.blogspot.com
pietrsvive.blogspot.com
pietrdvive.blogspot.com
pietrrvive.blogspot.com
pietr4vive.blogspot.com
pietr3vive.blogspot.com
pietrecive.blogspot.com
pietrebive.blogspot.com
pietregive.blogspot.com
pietrefive.blogspot.com
pietrevuve.blogspot.com
pietrevjve.blogspot.com
pietrevkve.blogspot.com
pietrevove.blogspot.com
pietrev9ve.blogspot.com
pietrev8ve.blogspot.com
pietrevice.blogspot.com
pietrevibe.blogspot.com
pietrevige.blogspot.com
pietrevife.blogspot.com
pietrevivw.blogspot.com
pietrevivs.blogspot.com
pietrevivd.blogspot.com
pietrevivr.blogspot.com
pietreviv4.blogspot.com
pietreviv3.blogspot.com
ietrevive.blogspot.com
petrevive.blogspot.com
pitrevive.blogspot.com
pierevive.blogspot.com
pietevive.blogspot.com
pietrvive.blogspot.com
pietreive.blogspot.com
pietrevve.blogspot.com
pietrevie.blogspot.com
pietreviv.blogspot.com
ipetrevive.blogspot.com
peitrevive.blogspot.com
piterevive.blogspot.com
piertevive.blogspot.com
pietervive.blogspot.com
pietrveive.blogspot.com
pietreivve.blogspot.com
pietrevvie.blogspot.com
pietreviev.blogspot.com
ppietrevive.blogspot.com
piietrevive.blogspot.com
pieetrevive.blogspot.com
piettrevive.blogspot.com
pietrrevive.blogspot.com
pietreevive.blogspot.com
pietrevvive.blogspot.com
pietreviive.blogspot.com
pietrevivve.blogspot.com
pietrevivee.blogspot.com

Location

IP: 209.85.175.132

continent: NA, country: United States (USA), city: Mountain View

Website value

rank in the traffic statistics:

There is not enough data to estimate website value.

Basic information

website build using CSS

code weight: 204.13 KB

text per all code ratio: 19 %

title: PIETRE VIVE

description:

keywords:

encoding: UTF-8

language: en

Website code analysis

one word phrases repeated minimum three times

PhraseQuantity
di9
che7
la6
della4
per4
dei4
Il3
costruire3
da3

two word phrases repeated minimum three times

three word phrases repeated minimum three times

B tags

Distruggere e costruire

La scuola «ignorante»

L'ignoranza non è beata

Dopo aver raccolto più informazioni possibili, mi permetto di fare alcune considerazioni sul triste epilogo della manifestazione del 15 ottobre a Roma: come già a Genova nel 2001, l’esito era facilmente prevedibile.

Questione di metodo (la violenza ci indigna, la nonviolenza ci ingegna)

Ideò la Marcia della pace, oggi starebbe coi manifestanti non violenti

La lezione di Capitini ai tempi dei black bloc

Parola di Aldo Capitini

Padre Tentorio, martire della giustizia

Così parlava padre Tentorio

guarda il video

I missionari Pime delle Filippine ricordano p. Fausto Tentorio

Missionario anti lobby

La semplicità evangelica che arriva fino al martirio

Fausto Tentorio, "una vita per le tribù locali"

«Uomo del Vangelo in difesa dei più deboli»

Filippine, il popolo di padre Tentorio prega e dorme accanto alla sua bara

Felice Tentorio racconta l'assassinio nelle Filippine del fratello Padre Fausto

intervento del vicario episcopale don Bruno Molinari alla celebrazione per padre Fausto Tentorio

"Il divino, una passione atea" di Gianfranco Ravasi

"Credenti e non credenti di fronte alle sfide della modernità": Il Cortile dei Gentili ospite dell'Università degli Studi Roma Tre

scheda del libro  Il cortile dei gentili Credenti e non credenti di fronte al mondo d' oggi

scheda del libro "Joseph Ratzinger. Crisi di un papato"

La doppia faccia di Benedetto

La solitudine di Benedetto XVI

la puntata di RAI3 - Le Storie - Marco Politi

"La miseria é illegale!... 

Lottiamo ma con la nonviolenza!"

Intervista a don Andrea Gallo 

IL VANGELO DI UN UTOPISTA

IL BREVIARIO LE PREGHIERE DI UN UTOPISTA

SE NON ORA, ADESSO

"Che tempo che fa" del 15.10.2011

Don Andrea Gallo

Il Vangelo di un utopista

Se non ora, adesso

Non uccidete il futuro dei giovani

La parola al 99%

Riflessioni sugli scontri di Roma

Dieci cose che so sulla Violenza

Carissimi. Grazie.

Caro Black Bloc, che dispiacere rivederti

La nonviolenza dell'indignato

Boicottati, ma a testa alta!

Indignati di tutto il mondo uniti

Clicca sull'immagine per vedere la gallery

Giappone, Svizzera, Corea Sud

Australia

15 ottobre, Syntagma Atene

Perché succede solo qui

ASCOLTA

Il dialogo tra fedi nello spirito di Assisi, recensione di Enzo Bianchi al libro "INSIEME PER PREGARE di Matteo Nicolini-Zaini

Una grammatica per dialogare, Recensione di Gianfranco Ravasi al libro "Il dialogo cambia la fede?" di Jean-Marie Ploux

Il dialogo cambia la fede? di Jean-Marie Ploux, recensione di Matteo Nicolini-Zani

Giornata mondiale dell’alimentazione: possiamo nutrire il pianeta

Giornata mondiale dell'alimentazione, 16 ottobre 2011

Giornata Mondiale dell'Alimentazione a Roma un centro racconta l'emergenza

16 ottobre: Giornata mondiale dell'alimentazione

Un centro nutrizione in città

INDICE GLOBALE DELLA FAME. La sfida della fame: controllare le impennate e l'eccessiva volatilità dei prezzi alimentari

video per la Giornata mondiale dell’alimentazione 2011

99%

Roma, indignati e violenti

Indignados, un fallimento tutto italiano

Indignati e indegni

"Sognavo Piazza Tahrir e Wall Street mi sono trovato in mezzo al fuoco"

Ritratto degli "indignados" nostrani

"Una forza selvaggia nel cuore di una manifestazione al 99% pacifica"

Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME)

Preghiere dei Fedeli

XXIX domenica del Tempo Ordinario anno A

16 ottobre 2011

PORTALE QUELLI DELLA VIA

U tags

I tags

Delle immagini di Roma devastata che abbiamo visto scorrere in queste ore alla tv la cosa che mi ha colpito maggiormente è stata la corsa a distruggere. Le sequenze dei ragazzi che abbattevano, frantumavano, incendiavano qualsiasi cosa si trovavano davanti: vetrine della banche, blindati dei carabinieri, automobili in sosta, statue della Madonna...

Il punto è che, di fronte a una crisi che ha distrutto, c'è chi pretende di rispondere distruggendo a sua volta. E invece la vera svolta, la vera possibilità di cambiare, sta dalla parte opposta: nel saper costruire...

Alla fine il problema vero è che per distruggere basta la rabbia, mentre per costruire servono dei valori da condividere. Dei punti di riferimento intorno a cui ritrovarsi...

​Un grido d’allarme, dettato «da un grande amore per la scuola», ma venato da «una difficoltà crescente a guardare con speranza al futuro». Non nasconde il proprio pessimismo Graziella Priulla, ordinario dei Sociologia dei processi culturali nella facoltà di Scienze politiche all’Università di Catania, per la situazione in cui versa la scuola italiana. Ma anche per il suo avvenire.

Lo fa mettendo nero su bianco un’analisi oggettiva, quanto spietata, della situazione attuale. E non a caso questa sua fatica (che sarà in libreria da lunedì 17 ottobre e sarà presentato ufficialmente a Bologna il 21 ottobre) si intitola L’Italia dell’ignoranza (Franco Angeli editore, 207 pagine, 23 euro) con un sottotitolo anch’esso molto esplicito «Crisi della scuola e declino del Paese».

Un giorno Graziella Priulla, docente di sociologia dei processi culturali, parcheggiò la sua vecchia Fiat 600 davanti all'università di Catania e si sentì sbeffeggiare da un suo alunno: «Non ne valeva la pena studiare tanto eh?». In quel momento, capì che il ragazzo non solo pensava che la cultura non bastasse per comprarsi una bella auto, ma che «non servisse proprio a niente»...

Siamo partiti da una scuola poco democratica che insegnava molto a pochi, ora ne abbiamo una uguale che insegna poco a molti. Dovremmo costruirne una nuova che insegni molto a molti.

La scuola pubblica è una diga: contro le disuguaglianze e contro il sonno della ragione. Ma che succede se si aprono crepe in una diga? Questo libro elenca cifre impietose tratte da indagini nazionali e internazionali, riporta esempi e considerazioni che risultano da esperienze vissute, ma soprattutto s’interroga sul valore che la nostra comunità attribuisce all’istruzione.

Dopo aver raccolto più informazioni possibili, mi permetto di fare alcune considerazioni sul triste epilogo della manifestazione del 15 ottobre a Roma: come già a Genova nel 2001, l’esito era facilmente prevedibile.

Gli ingredienti, più o meno, sono gli stessi. Una grande massa di persone desiderose di manifestare le loro giuste rivendicazioni, il centro di una città come scenografia, la polizia mandata in forze a presidiare, e un manipolo di guastafeste capaci di tutto. Per far scattare la trappola, basta poco: il lancio di un sanpietrino, un bancomat fracassato, una vetrina sfasciata, e il gioco è fatto. Non serve, poi, dissertare se il blocco nero da cui è partita la provocazione era quello della polizia o quello con i passamontagna. I caschi sono gli stessi, cambia solo il colore, come sui campi da rugby.

Il problema, perciò, non è la polizia, e non sono nemmeno i cosiddetti black bloc.

Il problema sta negli obiettivi e nell’organizzazione della manifestazione, cioè nel fine e nel mezzo.

Ideò la Marcia della pace, oggi starebbe coi manifestanti non violenti

Mentre si discute di manifestazioni violente, di black bloc e della presenza dei cattolici in politica, sarebbe utile tornare a leggere Aldo Capitini, il maggior pensatore italiano della nonviolenza, poeta, filosofo, educatore, libero religioso, idealista pratico alla Gandhi, che non si vergognava di associare la politica all'etica: a proposito di Pannella e di Bandinelli diceva di essere «alquanto critico perché sono "politici" e forse senza gli scrupoli che per me contano». Morto nel 1968 e (troppo) poco ricordato anche in questo cinquantesimo anniversario della Marcia per la pace e la fratellanza dei popoli da lui creata nel 1961, Capitini credeva in una visione religioso-sociale non da mistico ma da razionalista.

La sua «disobbedienza civile» e la sua «non collaborazione» erano tutto il contrario del «solo violenza aiuta / dove violenza regna» di brechtiana memoria.

Colpito a morte da un killer nella parrocchia di Arakan il missionario del Pime di 59 anni che era già scampato a un altro agguato. Chi era padre Fausto e perché i missionari del Pime donano la vita per il Vangelo a Mindanao

Perché è stato ucciso padre Fausto Tentorio, il missionario del Pime colpito a morte in agguato oggi nelle Filippine?

A spiegarlo inderettamente è lui stesso in un video girato nel 2006.

Il confratello era umile, prudente ma coraggioso nel suo apostolato fra i poveri e gli emarginati. Appello di mons. Quevedo, arcivescovo di Cotabato, perché gli autori del delitto siano consegnati alla giustizia. I funerali del missionario si terranno il 25 ottobre nella cattedrale di Kidapawan.

Difendeva gli indigeni della tormentata isola di Mindanao, nel Sud delle Filippine, ma qualcuno non gradiva il suo lavoro. E così padre Fausto Tentorio, 59 anni, parroco della città di Arakan valley è stato freddato lunedì 17 ottobre da un sicario che lo ha atteso all’uscita di casa, per sparagli tre colpi e poi dileguarsi a bordo della motocicletta guidata dal complice.

Il missionario, che lavorava da 30 anni al fianco delle marginalizzate tribù locali dei Lumad, era diventato una spina nel fianco dell’industria mineraria e dei proprietari di piantagioni.

​«Per fede uomini e donne hanno consacrato la loro vita a Cristo, lasciando ogni cosa per vivere in semplicità evangelica l’obbedienza, la povertà e la castità (..). Per fede tanti cristiani hanno promosso un’azione a favore della giustizia per rendere concreta la parola del Signore, venuto ad annunciare la liberazione dall’oppressione». In queste parole di "Porta fidei" – la Lettera apostolica di Benedetto XVI per l’indizione dell’Anno della Fede – c’è il ritratto di padre Fausto Tentorio, il missionario del Pime ucciso domenica, nell’ormai tristemente famosa isola filippina di Mindanao.

Qualcuno ci vedrà semplici coincidenze, ma a noi piace osservare che la sua morte è avvenuta a poche ore dalla pubblicazione del documento col quale il Papa rilancia con forza l’urgenza dell’evangelizzazione a 360 gradi e a una settimana esatta dalla Giornata missionaria mondiale, che si celebra domenica prossima.

“Da bravi Sessantottini, abbiamo scelto di partire per le Filippine. Negli anni Settanta c’era ancora il regime di Marcos e vigeva la legge marziale. Volevamo sostenere la popolazione e sognavamo di cambiare la situazione politica”. Luciano Benedetti racconta a Sky.it la sua vita di missionario. Una vita legata a doppio filo con quella dell’amico e compagno di studi padre Fausto Tentorio, il missionario del Pime (il Pontificio Istituto Missioni Estere) è stato ucciso lunedì 17 ottobre davanti alla sua parrocchia di Arakan, a North Cotabato nell'isola filippina di Mindanao.

Il ricordo del missionario del Pime padre Tentorio è anche occasione per sottolineare i valori per cui è vissuto e ha donato la vita

Ha vegliato una vita su di loro, padre Fausto Tentorio. Adesso i suoi tribali, quelli per i quali ha speso la vita, vegliano la sua salma. I parrocchiani e i tribali di Arakan, hanno passato la notte nella chiesa di Nostra Signora del Perpetuo soccorso, pregando e anche dormendo accanto alla bara che custodisce le spoglie del missionario assassinato.

"Interrogarsi sul significato ultimo dell'esistere non coinvolge, certo, lo scettico sardonico e sarcastico che ambisce solo a ridicolizzare asserti religiosi. Tra l'altro, uno che di ateismo s'intendeva, come il filosofo Nietzsche non esitava a scrivere nel Crepuscolo degli dei (1888) che «solo se un uomo ha una fede robusta, può indulgere al lusso dello scetticismo». Neppure il razionalista, avvolto nel manto glorioso della sua autosufficienza conoscitiva, vuole correre il rischio di inoltrarsi sui sentieri d'altura della sapienza mistica, secondo una grammatica nuova che partecipa del linguaggio dell'amore, che è ben diverso dalla spada di ghiaccio della pur importante ragione pura. Né è interessato a questo dialogo l'ateo confessante che, sulla scia dello zelo ardente del marchese de Sade della Nouvelle Justine (1797), presenta il suo petto solo al duello: «Quando l'ateismo vorrà dei martiri, lo dica: il mio sangue è pronto!».

L'incontro tra credenti e non credenti avviene quando si lasciano alle spalle apologetiche feroci e dissacrazioni devastanti e si toglie via la coltre grigia della superficialità e dell'indifferenza, che seppellisce l'anelito profondo alla ricerca, e si rivelano, invece, le ragioni profonde della speranza del credente e dell'attesa dell'agnostico. Ecco perché si è voluto pensare da parte del Pontificio Consiglio della Cultura a un «Cortile dei Gentili» ...

Il giorno 26 ottobre, nell'Aula Magna del Rettorato dell'Università degli Studi Roma Tre, sarà "imbandita" una Tavola rotonda che vedrà credenti e non credenti affiancarsi in occasione della pubblicazione del libro Il Cortile dei Gentili edito dalla casa editrice Donzelli.

La data scelta non è affatto casuale. Precede, annunciando, la "Giornata Mondiale di Preghiera per la Pace" che si celebrerà il 27 ottobre ad Assisi.

«L’incontro tra credenti e non credenti avviene quando si lasciano alle spalle apologetiche feroci e dissacrazioni devastanti e si toglie via la coltre grigia della superficialità e dell’indifferenza, che seppellisce l’anelito alla ricerca, e si rivelano, invece, le ragioni profonde della speranza del credente e dell’attesa dell’agnostico ».

Marco Politi ricostruisce questi anni di pontificato nel quale crisi ed errori di comunicazione sono stati ripetuti e tratteggia il profilo meno conosciuto di un papa impolitico. Un uomo sensibile, timido, caloroso e pieno di umorismo nel privato. Un uomo che crede a un cristianesimo 'religione dell'amore' e non come pacchetto di divieti. Un teologo e un intellettuale di statura. Eppure..

Con Crisi di un papato, Marco Politi, studioso del mondo cattolico e sperimentato vaticanista (illuminanti i suoi libri su papa Wojtyla), racconta con maestria il carattere tradizionalista del pontificato di Benedetto XVI a sei anni dal conclave in cui non doveva divenire papa. Fondato su una gran quantità di documenti di diversa origine, il libro illumina le tappe della china regressiva su cui è scivolato il teologo Ratzinger che non è riuscito a divenire uomo di governo della Chiesa.

Le polemiche sull’affare Williamson (il vescovo lefebvriano negazionista cui BenedettoXVI toglie nel 2009 la scomunica insieme ad altri tre presuli scismatici) mette in discussione esplicitamente il modo con cui Benedetto XVI governa la Chiesa. Gli osservatori denunciano una curia allo sbando, un papa chiuso nel suo palazzo e costretto a fronteggiare una bufera che l’Osservatore Romanodefinisce senza esempi in tempi recenti. 

Qual è la Chiesa di Ratzinger? E come è cambiata la politica del Vaticano? Insieme al giornalista Marco Politi, Corrado Augias affronta un viaggio attraverso il pontificato di Benedetto XVI

Intervista a don Andrea Gallo 

Don Andrea Gallo, sacerdote dal 1959, prete da marciapiede, da decenni impegnato nel lavoro con gli ultimi, i diseredati, gli emarginati, dal 1970 è organizzatore e animatore della Comunità di base di San Benedetto al Porto (Genova), gruppo di frontiera specializzato nell’intervento ed assistenza per le situazioni di disagio psichico e fisico; è anche promotore e co-fondatore, nel 1982, con il Gruppo Abele di don Luigi Ciotti del CNCA – Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza; a 83 anni appena compiuti, è tornato in libreria con ben tre titoli, pubblicati in pochi giorni: Il Vangelo di un utopista(29 settembre), Se non ora, adesso (10 ottobre), Non uccidete il futuro dei giovani (13 ottobre).

E alla fine “spaccarono tutto”. Soprattutto la notizia. Perché chi l’ha letto l’appello degli indignati? Chi lo sa oggi quali sono le proposte di quel popolo per uscire dalla crisi? “Spaccare tutto” è linguaggio da incappucciati cui non interessano le istanze. Gente che non è né indignata né arrabbiata. Semplicemente si esercita nell’uso della violenza per screditare tutti. Rivendichiamo di essere il 99% contro ogni violenza. Anche nella manifestazione. Contro la violenza dell’economia finanziarizzata che condanna a morte ogni giorno milioni di persone e contro quella che pretende di adottare lo stesso linguaggio nella protesta. Per questo i bastoni non devono avere più spazio di parola delle idee. E mentre mi chiedo quale virus ha invaso la mente di chi gode nel bruciare auto pagate a rate e spaccare le vetrine delle filiali, non perdo la speranza che si estenda la pacifica convinzione di far pagare la crisi a chi l’ha prodotta e non a chi la subisce.

Riflessioni sugli scontri di RomaLa vera lotta da combattere non è solo la lotta collettiva contro le strutture violente di potere organizzato, ma anche la lotta individuale contro la tentazione del potere in tutte le sue forme.

Carissimi facinorosi, cari radicali, non so proprio come ringraziarvi.In un momento così grave per il paese ove la mia popolarità ha toccato i minimi storici ho incassato una doppia vittoria in un solo week end. La prima in aula e la seconda in piazza. Ciò mi riconferma leader indiscusso negli anni a venire e, forse, oltre. Grazie.

Caro Black Bloc, non mi è piaciuto affatto rivederti ieri, dopo dieci anni, nella stessa piazza in cui manifestavo anch’io. Eri vestito uguale, ho provato la stessa inquietudine che, arrivato a Genova la mattina del 20 luglio 2001, mi hai trasmesso quando ti ho visto sfilare indisturbato in corteo.

Siamo indignati, non violenti. Nessuna violenza di altri potrà toglierci dalla testa che le ragioni dell’indignazione stanno ancora tutte in piedi. E' una protesta sacrosanta, perché è condotta in nome dei diritti che ad uno ad uno sono stati tolti a più generazioni, a coloro che si sono trovati deboli contro la crisi: donne, giovani, famiglie, pensionati.

Il 15 ottobre resta una giornata importante per chi voleva gridare la sua rabbia per sentirsi ostaggio di un sistema che ormai agisce come uno strozzino e da cui non ci si può liberare. 

Ma per chi lavorano i black-block ?

La protesta transnazionale degli “indignados” contro la crisi economica, gli abusi della finanza, ilprecariato e le ricette anti-crisi dei Governi ha raggiunto 951 città di oltre 80 Paesi. Ovunque le manifestazioni hanno avuto uno svolgimento pacifico: dalla piazza di Puerta del sol di Madrid, dove il movimento è nato, fino all’Asia e all’Europa, passando per Wall Street e la BCE. Tranne a Roma, dove le violenze di una parte dei manifestanti hanno rubato la scena alla parte maggioritaria, quella pacifica. In questa gallery, i volti, gli slogan, i cartelli, i diversi modi di manifestare degli “indignati” per come li hanno visti i fotoreporter sparsi nelle città di tutto il mondo.

Da tutto il mondo. Indignati e proteste, le immagini di una nuova realtà nelle piazze del pianeta

In piazza Syntagma, è sera inoltrata: ci sono circa ottomila persone e le forze dell'ordine non si vedono

..Poi ieri c’è stata la prova mondiale di un movimento che sta raccogliendo la comprensione di giornali, televisioni, comuni cittadini, politici e perfino di banchieri.

In 950 città le manifestazioni sono state assolutamente pacifiche: colorate, rumorose ma ordinate.

In una soltanto si è scatenata una violenza spaventosa e senza freni: a Roma. Anche ieri abbiamo mostrato al mondo un’anomalia italiana.

Anche oggi ci tocca vergognarci...

Il brano del Vangelo di questa domenica è molto conosciuto, è conosciuto anche da chi non ha dimestichezza con la Parola di Dio o vive lontano dalla Fede... 

"Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio", parole interpretate nell'arco dei secoli in vari modi, anche in modi fuorvianti dal loro significato autentico; e proprio per cogliere questo significato più vicino alla realtà è opportuno che guardiamo il contesto in cui Gesù le pronuncia...

Sono trascorsi venticinque anni da quando papa Giovanni Paolo II, sorprendendo molti, anche tra i suoi più stretti collaboratori, promosse «un incontro di preghiera per la pace» da tenersi ad Assisi, luogo divenuto grazie a san Francesco «centro di fraternità universale». L'annuncio delle «consultazioni con i responsabili non solo di varie chiese e comunioni cristiane, ma anche di altre religioni del mondo» venne dato a Roma a conclusione dell'ottavario per l'unità dei cristiani. Ora, a distanza di un quarto di secolo, Benedetto XVI rilancia lo «spirito di Assisi» invitando anche «tutti gli uomini di buona volontà» per una giornata di pellegrinaggio, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo.

Ma cosa si intende davvero per «spirito di Assisi»? Il dialogo tra fedi nello spirito di Assis

... Ecco perché è da tenere stretto tra le mani il libro di un teologo francese, Jean-Marie Ploux, 74 anni, che – sulla base anche di una lunga esperienza pastorale – ha elaborato una sorta di grammatica del dialogo come impegno irreversibile per il credente. La stessa sorgente della fede cristiana è proprio in un dialogo divino che squarcia il silenzio del nulla e che ha come interlocutore privilegiato la creatura umana.

Sulle tonalità differenti di questo colloquio, che ha appunto «in principio il Lógos» per usare il celebre incipit del Vangelo di Giovanni, si leggono in questo saggio pagine illuminanti attorno a soggetti che ora elenchiamo soltanto: l'«ospite interiore», accettare la differenza, la libertà e la verità, il «paese dell'altro», il rischio dell'incontro, la gratuità e così via...

Nell'anno in cui si celebra il 25° anniversario dello storico incontro dei rappresentanti delle diverse religioni del mondo ad Assisi, appare in lingua italiana un volume prezioso che aiuta a comprendere e a vivere lo “spirito di Assisi”. O, forse meglio, aiuta a porci in ascolto rinnovato dello “Spirito di Assisi”, cioè di quello Spirito di comunione che ha condotto all'incontro di Assisi del 1986 e lo ha animato, ma che anima ogni incontro autentico e ogni dialogo riuscito: lo Spirito – come ha scritto frère Christian de Chergé nel suo testamento spirituale – “la cui gioia segreta sarà sempre lo stabilire la comunione […] giocando con le differenze”. Riformulazione spirituale, questa, della verità antropologica e teologica fondamentale che Michel de Certeau ha espresso sinteticamente con la formula: “La non-identità è la modalità su cui si elabora la comunione”. 

16 ottobre si celebra la Giornata mondiale dell’alimentazione che dal 1981 intende promuovere politiche mirate a facilitare l’accesso al cibo: uno dei più urgenti problemi contemporanei visto che per la Fao, anche se gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio venissero raggiunti entro il 2015, “nei paesi in via di sviluppo rimarrebbero comunque circa 600 milioni di persone sottonutrite”.

Le fluttuazioni dei prezzi, in particolare quelle al rialzo, rappresentano la maggiore minaccia alla sicurezza alimentare nei paesi in via di sviluppo. I più colpiti sono i poveri. Secondo la Banca mondiale, nel biennio 2010-2011 l’aumento dei costi degli alimenti ha spinto quasi 70 milioni di persone nella povertà estrema.Il tema della Giornata mondiale dell’alimentazione 2011, “Prezzi degli alimenti – dalla crisi alla stabilità”, è stato scelto per attirare l’attenzione su questa tendenza e sulle possibili azioni da intraprendere per attenuare l’impatto sui più vulnerabili

Actionaid contesta i dati della Fao: «Sottostimato il numero di affamati». Msf apre filiale all'Esquilino: «La morte per fame si può evitare, con l'aiuto di tutti»

Il sistema degli aiuti alimentari non sfama i bambini malnutriti: mentre le giovani vittime di guerre e carestie hanno accesso a cibo nutriente salvavita, milioni di altri bambini malnutriti continuano a ricevere aiuti alimentari di scarsa qualità

Nel cuore di Roma, in Piazza Vittorio Emanuele II (Giardini Nicola Calipari), MSF allestisce dal 10 al 17 ottobre un vero e proprio centro nutrizione, simile a quelli che MSF utilizza nei contesti in cui opera. Con il progetto “Un Centro nutrizione in città – Quando il cibo non basta” l’organizzazione, che quest’anno compie 40 anni di vita, punta a sensibilizzare l’opinione pubblica - a cominciare dagli studenti delle scuole secondarie di secondo livello - sulla malnutrizione e sulle nuove strategie di cura per combattere un male che ogni anno colpisce 195 milioni di bambini.

Sul tema, l'aggregazione di Ong "Link 2007-cooperarare in rete", di cui la LVIA è parte, ha redatto l'edizione italiana dell''Indice Globale della Fame 2011, presentato a Milano l'11 ottobre. Come ha spiegato il curatore Stefano Piziali, "l'aumento e la volatilità dei prezzi dipendono soprattutto dalla crescita dell'uso di colture per biocarburanti, dalla speculazione con la crescita del volume degli scambi dei "futures" delle materie prime e dai cambiamenti climatici".

Fattori esacerbati dall'alta concentrazione dei mercati di esportazione, che ha determinato una dipendenza degli importatori mondiali di alimenti di base da pochi Paesi e dalla mancanza di informazioni puntuali sul sistema alimentare mondiale, che potrebbero in parte aiutare a prevenire speculazioni eccessive.

«Noi siamo il 99 per cento», gridano gli Indignati in tutte le lingue del mondo...

La morale è che basta 1 a rovinarne 99. Vale per tutti, ragazzi, anche per voi: attenti a quell’1 con la testa calda che si annida in qualsiasi corteo e può pregiudicare i messaggi giusti dei 99 con un gesto violento e dunque sempre sbagliato.

La violenza e il terrore hanno soffocato la manifestazione di coloro che volevano scendere in piazza pacificamente.A Roma la voce degli indegni ha soffocato quella degli indignati Una minoranza di violenti, poche centinaia di persone, ha fatto degenerare e ha rovinato la giornata dimobilitazione indetta dal movimento globale che rivendica “diritti e politiche sociali a sostegno dei giovani, dell'occupazione e del Welfare”. La manifestazione romana, che ha richiamato da tutta Italia una folla imponente, superiore alle 100 mila persone, è stata infiltrata da gruppi di violenti che fin dalle prime fasi del corteo ha creato il caos.

I cosiddetti Indignados italiani hanno fallito. O, forse, noi italiani non abbiamo compreso a fondo il significato dell'indignazione...

Gli Indignados italiani hanno perso una grande occasione e ne sono responsabili perché da domani non si parlerà del futuro delle nuove generazioni, della disperazione delle vecchie, ma di una manifestazione con centinaia di migliaia di persone rovinata da un gruppo di criminali vestiti di nero.

Le solite vecchie e consunte dinamiche rovinano la festa degli indignati italiani. Guastatori a volto coperto e disordine pubblico in divisa

... Ci sono alcune domande senza risposta, senza fare i complottisti a tutti i costi...

Le decine di migliaia di persone che hanno sfilato con un'idea, con un sentimento, non faranno notizia. Qui sta tutto il paradosso. Si muovono per chiedere visibilità, in un movimento planetario che rifiuta dinamiche sorpassate. E con dinamiche sorpassate quel movimento si prova a soffocarlo, nella culla.

Su Twitter rabbia e delusione: «Hanno oscurato la protesta»

images

file namealternative text
Share/Bookmark
Il portale

headers

H1

H2

giovedì 20 ottobre 2011

mercoledì 19 ottobre 2011

martedì 18 ottobre 2011

lunedì 17 ottobre 2011

domenica 16 ottobre 2011

Il portale "Quelli della Via"

Archivio blog

TEMATICHE

CERCA NEL BLOG

VANITA' DI VANITA' - Angelo Branduardi

il cantico delle creature

Chi ci separerà (Marco Frisina)

DISCLAIMER - AVVERTENZE

H3

giovedì 20 ottobre 2011

mercoledì 19 ottobre 2011

martedì 18 ottobre 2011

lunedì 17 ottobre 2011

domenica 16 ottobre 2011

Il portale "Quelli della Via"

Archivio blog

TEMATICHE

CERCA NEL BLOG

VANITA' DI VANITA' - Angelo Branduardi

il cantico delle creature

Chi ci separerà (Marco Frisina)

DISCLAIMER - AVVERTENZE

H4

H5

H6

internal links

addressanchor text
"Distruggere e costruire" di Giorgio Bernardelli
22:56
ATTUALITÀ
I NOSTRI TEMPI
"L'Italia dell'ignoranza Crisi della scuola e declino del Paese" - La scuola
16:29
ATTUALITÀ
I NOSTRI TEMPI
LIBRI
La lezione di Capitini ai tempi dei black bloc - Questione di metodo (la violenza ci indigna, la nonviolenza ci ingegna)
06:53
ATTUALITÀ
I NOSTRI TEMPI
PACE
Ricordo di padre Fausto Tentorio missionario del Pime ucciso a a Mindanao
16:13
ATTUALITÀ
CHIESA
I NOSTRI TEMPI
SPIRITUALITÀ
"Il divino, una passione atea" di Gianfranco Ravasi - Il cortile dei gentili - Credenti e non credenti di fronte al mondo d' oggi
Riapre il Cortile dei Gentili
06:42
ATTUALITÀ
CHIESA
DIALOGO INTERRELIGIOSO
LIBRI
"Joseph Ratzinger. Crisi di un papato" di Marco Politi
16:26
ATTUALITÀ
CHIESA
LIBRI
"La miseria é illegale!...Lottiamo ma con la nonviolenza!" - Intervista a don Andrea Gallo a "Che tempo che fa" del 15.10.11 (VIDEO)
06:22
ATTUALITÀ
CHIESA
LIBRI
99% Indignati ma 1% indegni!!! I soliti "guastatori" a volto coperto? / 2
INDIGNADOS / 1
INDIGNADOS / 2
INDIGNADOS / 3
99% Indignati ma 1% indegni!!! I soliti "guastatori" a volto coperto?
20:13
ATTUALITÀ
I NOSTRI TEMPI
“INDIGNADOS” / 3
INDIGNADOS / 1
INDIGNADOS / 2
99% Indignati ma 1% indegni!!! I soliti "guastatori" a volto coperto?
19:30
ATTUALITÀ
I NOSTRI TEMPI
L'OMELIA DI P. AURELIO ANTISTA
16:06
Omelia in mp3
"INSIEME PER PREGARE" di Matteo Nicolini-Zaini - "IL DIALOGO CAMBIA LA FEDE?" di Jean-Marie Ploux - Perché si può pregare insieme di E. Bianchi e Una grammatica per dialogare di G. Ravasi
06:29
ATTUALITÀ
CHIESA
DIALOGO INTERRELIGIOSO
ECUMENISMO
LIBRI
Giornata mondiale dell'alimentazione, 16 ottobre 2011 - “Prezzi degli alimenti – dalla crisi alla stabilità”
16:54
ATTUALITÀ
I NOSTRI TEMPI
99% Indignati ma 1% indegni!!! I soliti "guastatori" a volto coperto?
INDIGNADOS / 1
INDIGNADOS / 2
14:03
ATTUALITÀ
I NOSTRI TEMPI
Preghiere dei Fedeli - Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME) - XXIX domenica del Tempo Ordinario anno A
12:20
Preghiere dei Fedeli
Post più vecchi
Home page
Post (Atom)
2011
ottobre
"Distruggere e costruire" di Giorgio Bernardelli
"L'Italia dell'ignoranza Crisi della scuola e decl...
La lezione di Capitini ai tempi dei black bloc - Q...
Ricordo di padre Fausto Tentorio missionario del P...
"Il divino, una passione atea" di Gianfranco Ravas...
"Joseph Ratzinger. Crisi di un papato" di Marco Po...
"La miseria é illegale!...Lottiamo ma con la nonvi...
99% Indignati ma 1% indegni!!! I soliti "guastator...
“INDIGNADOS” / 3
L'OMELIA DI P. AURELIO ANTISTA
"INSIEME PER PREGARE" di Matteo Nicolini-Zaini - "...
Giornata mondiale dell'alimentazione, 16 ottobre 2...
99% Indignati ma 1% indegni!!! I soliti "guastator...
Preghiere dei Fedeli - Fraternità Carmelitana di P...
Lectio del Vangelo della domenica a cura di fr. Eg...
Assisi 27 ottobre 1986/2011 “Pellegrini della veri...
Santa Teresa d'Avila
Credere sul limite - incontro con Vito Mancuso e G...
“INDIGNADOS” / 2
INDIGNADOS / 1
SCUOLA: VIETATO AI DISABILI oppure... TUTTI INSIEM...
"Mafie al nord" - A Torino 7/8 ottobre dibattiti e...
"Fioriscano tutti i sogni" di Tonio Dell'Olio - I...
Giustizia - carcere - dignità
Il card. Angelo Scola a Milano - Un ingresso nella...
Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto - I MERCO...
Andrea Riccardi: Coraggio, fratelli d'Italia - Il ...
“LITURGIA, CATECHESI E ARTE” - arch. Micaela Sora...
Dove andranno i pazienti degli Opg?
IX GIORNATA MONDIALE CONTRO LA PENA DI MORTE
"I pesci non chiudono gli occhi" - Erri De Luca a ...
Preghiere dei Fedeli - Fraternità Carmelitana di P...
Omelia di P. Gregorio Battaglia
Riapre il Cortile dei Gentili
"Mafie al nord" - A Torino 7/8 ottobre dibattiti e...
50
"Tito Brandsma, uomo di speranza” di fr. Egidio Pa...
Lectio del Vangelo della domenica a cura di fr. E...
Nobel per la pace a tre donne: Ellen Johnson Sirle...
Caro Diogneto - 34 - Jesus, ottobre 2011 - "Umani ...
Afghanistan 7 ottobre 2001/2011: anniversario igno...
Silvio Berlusconi - le donne - le scuse che non ar...
Sermig: Ernesto Olivero a Torino riceve il Premio ...
LOTTA ALLE MAFIE - Reggio Calabria: "Solidarietà a...
Un violinista nella metropolitana - apprezzare la ...
Siate affamati, siate folli - Omaggio a Steve Jobs...
"AMARE GLI ALTRI. E DONARSI" di Alberto Maggi
Ricordo di Annalena Tonelli, invisibile missionari...
IL CORAGGIO DI INDIGNARSI di Arturo Paoli nel QUAD...
Il Priore e la politica - La politica riscopra i v...
"Quando la Chiesa parla chiaro" - Intervista a Mon...
"Giornata della pace della fraternità e del dialog...
"Il potere della carezza" Tonio Dell'Olio ricorda ...
LOTTA ALLE MAFIE: 3
Omelia di P. Alberto Neglia
COLLERA - Haiti, a più di un anno dal terribile te...
La festa dei nonni
Giornata Internazionale della Nonviolenza
"Quel vademecum contro la degenerazione del potere...
Ancora commenti alla prolusione del cardinale Bagn...
Clara Sereni presenta "STIANO PURE SCOMODE, SIGNOR...
Don Tonino ai giovani - Parte 3/ - E' la bellezza ...
settembre
agosto
luglio
giugno
maggio
aprile
marzo
febbraio
gennaio
2010
dicembre
novembre
ottobre
settembre
agosto
luglio
giugno
maggio
aprile
marzo
febbraio
ATTUALITÀ
CHIESA
CONCILIO VATICANO II
DIALOGO INTERRELIGIOSO
ECUMENISMO
I MERCOLEDÌ DELLE BIBBIA 2010
I NOSTRI TEMPI
Lectio del Vangelo
Lectio divina di p. Pino Stancari sj
LIBERTÀ RELIGIOSA
LIBRI
LOTTA ALLA MAFIA
Omelia in mp3
PACE
Preghiere dei Fedeli
rubrica "E SE DOMANI..."
SPIRITUALITÀ

external links

addressanchor text
img
Distruggere e costruire
Share/Bookmark
img
La scuola
img
L'ignoranza non è beata
scheda del libro
Share/Bookmark
img
Questione di metodo (la violenza ci indigna, la nonviolenza ci ingegna)
img
La lezione di Capitini ai tempi dei black bloc
Parola di Aldo Capitini
Share/Bookmark
img
Padre Tentorio, martire della giustizia
Così parlava padre Tentorio
I missionari Pime delle Filippine ricordano p. Fausto Tentorio
Missionario anti lobby
img
La semplicità evangelica che arriva fino al martirio
Fausto Tentorio, "una vita per le tribù locali"
img
Filippine, il popolo di padre Tentorio prega e dorme accanto alla sua bara
Share/Bookmark
img
"Il divino, una passione atea" di Gianfranco Ravasi
img
"Credenti e non credenti di fronte alle sfide della modernità":
scheda del libro
Share/Bookmark
img
scheda del libro "Joseph Ratzinger. Crisi di un papato"
La doppia faccia di Benedetto
La solitudine di Benedetto XVI
la puntata di RAI3 - Le Storie - Marco Politi
Share/Bookmark
img
IL VANGELO DI UN UTOPISTA
img
Anteprima della prefazione di Moni Ovadia
Share/Bookmark
img
img
Dieci cose che so sulla Violenza
Carissimi. Grazie.
img
Caro Black Bloc, che dispiacere rivederti
La nonviolenza dell'indignato
Boicottati, ma a testa alta!
Share/Bookmark
img
Indignati di tutto il mondo uniti
Clicca sull'immagine per vedere la gallery
img
Giappone, Svizzera, Corea Sud
Australia
15 ottobre, Syntagma Atene
img
Perché succede solo qui
Share/Bookmark
img
Share/Bookmark
Il dialogo tra fedi nello spirito di Assisi, recensione di Enzo Bianchi al libro "INSIEME PER PREGARE di Matteo Nicolini-Zaini
img
Una grammatica per dialogare, Recensione di Gianfranco Ravasi al libro
Il dialogo cambia la fede? di Jean-Marie Ploux, recensione di Matteo Nicolini-Zani
Share/Bookmark
img
Giornata mondiale dell’alimentazione: possiamo nutrire il pianeta
Giornata mondiale dell'alimentazione, 16 ottobre 2011
img
Giornata Mondiale dell'Alimentazione
16 ottobre: Giornata mondiale dell'alimentazione
INDICE GLOBALE DELLA FAME. La sfida della fame: controllare le impennate e l'eccessiva volatilità dei prezzi alimentari
Share/Bookmark
img
99%
img
Roma, indignati e violenti
img
Indignados, un fallimento tutto italiano
img
Indignati e indegni
img
"Sognavo Piazza Tahrir e Wall Street mi sono trovato in mezzo al fuoco"
Share/Bookmark
img
img
XXIX domenica del Tempo Ordinario anno A
Share/Bookmark
QUELLI DELLA VIA